Le 10 borse che ogni donna vorrebbe avere

Oggi ho deciso di fare un po’ di ordine nell’armadio, per iniziare l’anno con tanti buoni propositi… e per fare spazio a nuovi arrivi!

Ho cominciato dalle borse, che ormai mi stanno sommergendo, ma da cui è sempre dura separarsi, non so voi, ma io non riesco a buttare via neanche quelle rotte!
Così ho pensato alla classifica delle 10 borse che ogni donna vorrebbe nel proprio guardaroba. Ammetto che sia stata dura stilare una graduatoria, perché io le avrei messe tutte al primo posto!

10° posto La Postina di Zanellato

Per ultima, ma degna di nota, la Postina è un’originale reinterpretazione al femminile della borsa del postino italiano degli anni ’50. E’ una spaziosa daily bag sfoderata, che si può portare a mano, a spalla o a tracolla.

Non tutti sanno che: a seguito delle numerose contraffazioni del modello, Zanellato ha deciso di introdurre un accessorio unico sui generis in modo da poter tutelare ancora di più la qualità e l’originalità del prodotto. In una delle due borchie, sempre presenti nelle borsa, viene inciso con la tecnica Guillochè il timbro filatelico rilasciato il 21.06.11

9° posto Falabella di  Stella McCartney

Recentissima, amata soprattutto dalle teenagers, non potevo non inserirla in questa classifica.
Realizzata solo in ecopelle, è una delle borse più indossate e copiate di questi ultimi tempi.

Non tutti sanno che: il modello che l’ha resa famosa è la Falabella foldover small tote, che riesce ad essere tre borse differenti. Una clutch se ripiegata su se stessa, una borsa a tracolla usando solo una catena e una maxi bag unendo le due catene.

8° posto Luggage di Celine

Questa borsa, nata nel 2010 dalle rivisitazioni delle storiche borse da viaggio della maison, è diventata un vero must have per tutte le appassionate.

Non tutti sanno che: la modella Alexa Chung, ha rinunciato addirittura alla borsa che porta il suo nome, creata per lei da Mulberry, per indossare la it bag della maison francese.

7° posto Miss Sicily di Dolce e Gabbana

Un accessorio nato per celebrare una terra, la Sicilia, dal sapore vintage e Mediterraneo.
Una delle borse più femminili, eleganti e raffinate di sempre.

Non tutti sanno che: La sua prima apparizione risale al 2008 in un total look in pitone, molto più aggressiva rispetto alle varianti che poi l’hanno seguita.

6° posto Cabas Chyc di Yves Saint Laurent

Si chiama Cabas Chyc, con la ypsilon che ricorda Yves al posto della i. Il fascino dello stile “rive gauche”, questo finto trasandato, ha catturato generazioni diverse di fashion victim, utilizzando una pelle dall’aria vissuta in un accessorio che aumenta la sua bellezza con il passare del tempo.

Non tutti sanno che: Hedi Slimane, dopo avere preso le redini della maison ha ribattezzato la Cabas Chyc con il nome Cabas Classique, pare che siano state aggiornate le linee, particolarmente in alcuni dettagli, ma sostanzialmente sono identiche.

5° posto Jackie O di Gucci

Un’altra it-bag associata ad una icona del ‘900, dedicata a Jackie Kennedy Onassis, diventa famosa dopo che la moglie del presidente viene fotografata più volte con al braccio questa borsa.
Anche se ,negli anni ’60, quando sposa in seconde nozze Aristoteles Onassis, i media creano un nome confidenziale per chiamare Jacqueline, non più Kennedy, ma Onassis, detta quindi Jackie O. Da qui il gossip contagerà il mondo della moda, che rinominerà la borsa di Gucci.

Non tutti sanno che: Gucci ha scelto Kate Moss in qualità di protagonista del cortometraggio per la collezione autunno inverno 2014-2015 della leggendaria Jackie Bag. La top model inglese intenta a sfuggire agli scatti dei fotografi, in una sorta di inseguimento che ricorda la prima vera musa dei paparazzi, Jackie O, utilizza la sua borsa per farsi scudo dai flash dei fotografi. Qui puoi vedere il video.

4° posto Lady Dior

La borsa voleva essere un omaggio, da parte dell’allora first Lady francese, a Lady Diana in occasione della sua visita durante l’inaugurazione di una mostra al Gran Palais di Parigi.

Non tutti sanno che: Il motivo a cannage della pelle (rombi e croci che si intersecano) è un segno di riconoscimento della maison. Christian Dior utilizzava questa texture all’interno dei suoi prodotti, riproducendo così la lavorazione di una sua poltrona.

3° posto Chanel 2.55

Medaglia di bronzo per la tracollina di Chanel, che si pose l’obbiettivo di inventare un accessorio elegante e pratico per rispondere alle esigenze della donna degli anni ’50, obbligata ad indossare pochette per le occasioni formali, che le impegnavano le mani.
Così su una pochette matelassè aggiunse una catena regolabile, per poterla portare a spalla o a tracolla. Fu Karl Lagerfeld ad inserire la famosa strisciolina di pelle tra gli anelli della catena e a cambiare la chiusura con il double C lock.

Non tutti sanno che: il tipico matelassé della borsa si ispira ai giubbotti dei garzoni di scuderia visti da Coco nelle piste da corsa.
L’interno di un color bordeaux intenso si ispira alle divise dei bambini dell’orfanotrofio che frequentava da piccola.
La fattura della catena ricordava a Coco i portachiavi dei guardiani dello stesso orfanotrofio.
Si dice che nella tasca sotto la patta di chiusura, fosse solita conservare le lettere d’amore dei suoi numerosi amanti.

2° posto Kelly di Hermes

Si guadagna il secondo posto, perché possedere una Kelly significa avere in mano un mito. Infatti, nata come borsa da sella e poi ridimensionata trasformandola in una borsa da passeggio, è diventata famosa grazie ad una foto finita sulla copertina di Life, in cui Grace Kelly la usava per nascondere la gravidanza ai paparazzi.

Non tutti sanno che: nel 2000, per festeggiare l’arrivo del nuovo millennio, Jean-Louis Dumas, erede di Hermès, disegnò la limited edition Kelly Doll, una simpatica borsa-pupazzo con faccia, braccia e gambe.

1° posto Birkin di Hermes

Si merita il primo posto perché è una di quelle nate per pura fatalità, ha una storia affascinante e mi rivedo molto in Jane Birkin, che goffamente fa cadere migliaia di fogli e appunti, perché a noi lo spazio in borsa non basta mai!
In questo modo conosce Jean-Louis Dumas, il presidente della Maison Hermes che poco dopo realizzerà per l’attrice il prototipo di una borsa per il week-end, femminile e comoda, proprio andando incontro alle sue esigenze e chiamandola Birkin.

Non tutti sanno che: l’ originale è stata messa all’asta nel 2011 per raccogliere fondi per le vittime del terremoto del Tôhoku.